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Come creare contenuti d'interesse se tutti utilizziamo le stesse piattaforme di Intelligenza Artificiale?

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Teomat Digital Arts

Una domanda tanto vera quanto utile. Perché non possiamo negare che tutti, chi in un modo e chi nell'altro, stiamo usando il supporto dell'intelligenza artificiale per creare contenuti. Se si é minimamente del settore, si può individuare in maniera quasi istantanea quando, ad esempio un testo, stia integralmente generato da chatGPT o meno.

La problematica é che si notano sempre più circolare tra i vari contenuti online le stesse parole e gli stessi formati, ma non solo, anche gli stessi argomenti, in una quantità esponenzialmente più larga.

Ci sono vari modi di usare l'intelligenza artificiale a più livelli, sicuramente quello meno raccomandato é quello di far scrivere tutti propri contenuti a chatGPT, e copiare ed incollare senza neanche una minima rilettura. Anche perché tra le altre cose capita spesso che dia informazioni sbagliate.

Un trucco più idoneo potrebbe esser quello di dargli un input, raccogliere il risultato e poi rielaborarlo con la propria testa, conoscenza, abilità e logica.

Quindi la domanda apre uno scenario giusto. Se un gigantesco numero di gente si é messa a generare un gigantesco numero di contenuti, esponendo gli stessi concetti ed usando le stesse parole, come facciamo a far emergere il nostro contenuto?

Riflessione #1: Parlare di cose nuove.

Evitiamo di impostare una strategia di SEO su temi che sono troppo comuni, troppo mainstream. Perché se già prima era difficile conquistare la cima di queste montagne, oggi é ancora più complicato.

Parliamo piuttosto di cose nuove, di cose che possano genuinamente catturare l'attenzione degli utenti. Di cose che interessino davvero e che forniscano spunti intelligenti.

Riflessione #2: Preferiamo gli essere umani.

Noi tutti, di natura, preferiamo dialogare con un'altra persona e ci sentiamo meno a nostro agio con un robot. No, non parliamo di fantascienza, ma di realtà, pensiamo ai dischi registrati dei call centers, o le chat automatiche. Per differenziarci utilizziamo quindi nella nostra produzione di contenuti un linguaggio più umano, meno freddo rispetto a quello usato dall'intelligenza artificiale.

Può sembrare cosa da poco, ma istintivamente fa una gran differenza leggere nel testo una piccola battuta, od un tocco nella punteggiatura più caldo che fa capire che dietro quelle parole ci sia una persona in carne ed ossa.

Magari, come dicevamo prima, possiamo prendere uno spunto iniziale da un testo pensato in AI, ma sempre meglio rimetterci la nostra testa ed i nostri pensieri prima di proporlo a terzi.

Riflessione #3: Ingaggiare gli influencer.

La parola “Influencer” é recentemente troppo mal accreditata. Se si dice influencer sembra quasi ci si debba riferire ad un teenager che tenta di vendere canzoni trap su TikTok.

In realtà non é cosí. Gli influencer sono da intendere come esperti del settore, ognuno il proprio, con al seguito una comunità di persone che gli affida molta della propria fiducia. Cambia tutto cosí giusto?

Agganciandoci a ciò che abbiamo detto nello spunto numero 2, gli influencer sono persone, non robot. Quindi creare collaborazioni con loro, creando contenuti genuini con loro, creeremo una strategia che abbatterá facilmente ogni ostacolo sleale dettato dall'intelligenza artificiale.

In conclusione?

Probabilmente l'intelligenza artificiale sará sempre più una nostra compagna di avventura, nonché una valida alleata. Ma non dobbiamo adagiarci sugli allori e dobbiamo necessariamente comprendere che come siamo noi a poterla utilizzare, é possibile che lo faccia un altro largo ed abbondante gruppo di persone.

Cerchiamo di usarla come uno stimolo per elevare ancor più la qualità di quel che facciamo e le possibilità di ideazione, ma non facciamo mai mancare di aggiungere il nostro sforzo tra gli ingredienti di questa splendida ricetta.

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Matteo - Teomat Digital Arts

Specialista in Marketing Digitale

Matteo è un freelancer esperto che svolge il ruolo di manager in outsourcing per diversi progetti internazionali. Ha una passione per la programmazione, la creazione di contenuti, il mangiare la pizza e lo sviluppo di soluzioni innovative. Italiano di nascita, risiede a Bali, è un "Family Man" ed appassionato della natura. Quando non è davanti al computer, è probabile trovarlo in un'escursione nel cuore della giungla o a rilassarsi su una spiaggia segreta sorseggiando noci di cocco.

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